Marzo è il mese della consapevolezza dell’endometriosi
In Italia sono 3 milioni le donne affette da endometriosi e circa 200 milioni nei paesi occidentali.
Nonostante questi numeri l’endometriosi è ancora una malattia poco conosciuta, non abbastanza studiata e, di conseguenza, sottovalutata nel suo impatto complessivo sulla vita della donna.
L’endometriosi è una patologia caratterizzata dalla presenza di endometrio, mucosa che normalmente riveste l’utero, all’esterno della cavità uterina, per esempio sulle ovaie e sull’addome; questo accumulo anomalo segue il ritmo ormonale del ciclo femminile, causando infiammazione, dolore e danni ai tessuti.
Si tratta di una condizione cronica invalidante che ha forti ripercussioni su tutti gli aspetti della vita di una donna, ostacolando a volte anche il desiderio di maternità: il 30-40% dei casi infatti ha difficoltà nell’avere figli.
L’endometriosi può impattare negativamente anche sulla sfera più delicata della donna, la sua intimità.
Il 60-70% delle donne riferisce infatti dolore durante il rapporto con conseguente paura, calo del desiderio e difficoltà a raggiungere l’orgasmo. Il dolore e la paura del dolore stesso (anticipazione del dolore) sono tra le più potenti cause riflesse di inibizione della libido e della lubrificazione.
La conseguenza spesso è la scelta di limitare i rapporti sessuali, evitarli o sopportare il dolore senza provare piacere; al dolore fisico sopraggiungono spesso anche ansia, insoddisfazione e senso di inadeguatezza, che rendono difficile il rapporto con il proprio fisico e il proprio partner.
L’endometriosi è ancora una sfida aperta perché troppo spesso le donne giungono tardi ad una diagnosi, con unritardo medio di circa 8-9 anni. Una pronta individuazione della malattia e il trattamento tempestivo possono migliorare la qualità di vita e prevenirne le complicanze più gravi.
Il dolore è spesso taciuto dalle donne e sottovalutato dai medici, è quindi fondamentale promuovere l’informazione, la sensibilizzazione e la conoscenza di questa malattia, incoraggiando le donne che ne soffrono a parlarne senza timore e a rivolgersi a professionisti esperti.
#Nonènormale, è endometriosi!
#Stopalsilenzio